GLAUCOMA

Il glaucoma è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione oculare. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità colpisce circa 55 milioni di persone sulla Terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta e la maculopatia; in Italia si stima che quasi un milione di persone ne siano affette, e circa la metà di esse non ne sia a conoscenza. La cecità provocata dal glaucoma si può prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente.
In condizioni normali all'interno dell'occhio è presente un liquido (umore acqueo) che viene continuamente prodotto e riassorbito. Pertanto, l'occhio si può paragonare a un piccolo serbatoio con un rubinetto ed uno scarico sempre aperti. Se il tubo di scarico è ostruito si avrà un aumento di pressione all'interno del serbatoio, ovvero di aumento della pressione nell'occhio. Se la pressione è troppo elevata a lungo andare si ha un danno alla testa del nervo ottico che si trova nella zona centrale della retina con riduzione del campo visivo.

     

Come si produce il danno alla vista?
Se fissiamo un oggetto noi percepiamo l'oggetto fissato insieme a tutto ciò che lo circonda: l'area di spazio che viene percepita costituisce il campo visivo. L'immagine per essere percepita viene trasmessa dalla retina al cervello tramite il nervo ottico formato dai neuroni, che si può paragonare ad un cavo elettrico contenente milioni di "fili". Ciascuno di essi porta le immagini relative ad una parte del campo visivo; questi segnali elettrici vanno a costituire l'immagine nella sua interezza. L'aumento della pressione danneggia irreparabilmente i neuroni che trasportano il segnale elettrico: è come se i fili si logorassero. Inizialmente il danno interessa i fili che trasportano le immagini relative a porzioni periferiche del campo visivo: il paziente continua a vedere l'oggetto che fissa e non si accorge che l'area visiva che percepisce in periferia si sta riducendo. Da ultimo vengono lesi anche i "fili" che provengono da quella zona della retina con cui si fissano gli oggetti (macula) e si ha la riduzione dell’acuità visiva, fino alla cecità completa (danno del fascio di fibre nervose papillo-maculari).




Glaucoma cronico ad angolo aperto:
è la forma più frequente di glaucoma che si verifica in seguito  al restringimento progressivo delle vie di deflusso dell'umor acqueo (ostruzione del trabecolato sclerocorneale), a causa di materiale che vi si deposita. Si sviluppa lentamente e in genere non dà sintomi, per cui il paziente può rendersi conto di essere malato solo quando il danno al nervo ottico è già a uno stadio avanzato.

Glaucoma acuto ad angolo chiuso:
nell'occhio l'iride può agire come il foglio di carta e chiudere improvvisamente lo scarico, causando un rapido aumento della pressione intraoculare. Questo improvviso aumento pressorio, chiamato attacco acuto di glaucoma, è molto grave e, se non curato in tempo, può portare a cecità in breve tempo. È come se si chiudesse di colpo il tubo di scarico di un serbatoio, bloccando il deflusso dell'acqua. I sintomi principali sono l'offuscamento della vista, la comparsa di aloni anomali attorno alle luci, dolore oculare violento, nausea e vomito. I fattori che predispongono al glaucoma sono la riduzione della profondità della camera anteriore (spazio compreso tra cornea e iride), che si può avere nel caso di ipermetropia elevata, ma anche la cataratta totale (detta matura intumescente: il cristallino ha perso completamente la sua trasparenza ed elasticità e ha l'aspetto di un piccolo sasso bianco).




Glaucoma congenito:
in questa forma il sistema di drenaggio è "costruito" male sin dalla nascita: per questo motivo si verifica un aumento di pressione intraoculare. Il bambino presenta fastidio alla luce (fotofobia) e lacrimazione. L'aumento pressorio può causare un aumento delle dimensioni dell'occhio (nel bambino le pareti oculari sono meno resistenti) e la cornea può divenire opaca. Ogni sintomo sospetto deve indurre i genitori ad andare dall'oculista per effettuare una visita di controllo. Questo tipo di glaucoma è però raro: colpisce un neonato ogni 10.000.


Glaucoma secondario:
in questa condizione l'ostacolo al deflusso è un effetto secondario di alcune malattie (fra cui il diabete - che può provocare retinopatia - e le trombosi retiniche), dell'uso di alcuni farmaci, di emorragie, tumori e stati infiammatori.


DIAGNOSI DEL GLAUCOMA


L'unico modo per effettuare una diagnosi precoce del glaucoma è sottoporsi a una visita oculistica. Nel corso della visita i parametri che devono essere controllati sono essenzialmente tre:

1) La pressione intraoculare. Con il tonometro può essere valutata la pressione all'interno del globo oculare in modo da individuare tempestivamente un eventuale aumento.


2) L'aspetto del nervo ottico. Con l'oftalmoscopio il nervo ottico può essere osservato direttamente dallo specialista: nel caso del glaucoma si evidenzia un aumento della cosiddetta escavazione papillare.

Papilla Escavata


3) La perimetria computerizzata. È un metodo d'indagine con cui si misura la sensibilità delle diverse zone della retina. L’esame permette d’identificare precocemente i danni e di valutare l'efficacia della terapia molto meglio che con i precedenti metodi di perimetria manuale.

PERIMETRO - CAMPO VISIVO   CAMPO VISIVO - RISULTATO TEST

Da cosa è determinata la pressione degli occhi?
La pressione intraoculare (IOP) è determinata dalla quantità di liquido prodotto all’interno dell’occhio, chiamato umor acqueo. Ovviamente più liquido c’è nel bulbo oculare e più alto è il valore della pressione intraoculare.
Il valore della pressione interna dell’occhio, sebbene sia differente dalla pressione arteriosa, si misura con la stessa unità, ossia in “millimetri di mercurio” (mmHg).
La pressione intraoculare è entro i valori limite GENERALMENTE sotto i 21 millimetri di mercurio.
Come si misura la pressione intraoculare?
Esistono diversi metodi: col passare degli anni la tecnica si è evoluta fino a raggiungere misurazioni più precise. Attualmente lo strumento più diffuso negli ospedali è il “tonometro ad applanazione” di Goldmann, mentre per gli screening di massa la tecnologia più diffusa è il “tonometro a soffio”.

                            



TRATTAMENTO DEL GLAUCOMA

Il glaucoma si cura di solito con l'istillazione di colliri (diverse volte al giorno) ed, eventualmente, con l'uso di compresse. Per risultare efficace la terapia deve essere seguita regolarmente e con costanza. Talvolta, il trattamento può dar luogo ad effetti non desiderati: alcuni tipi di gocce possono causare bruciore, arrossamento dell'occhio e mal di testa, che di solito scompaiono dopo poche settimane. Talora si possono avere anche alterazioni di scarsa importanza del ritmo cardiaco. Le compresse possono indurre sonnolenza, diminuzione dell'appetito, disturbi intestinali e occasionale formazione di calcoli renali.

I pazienti glaucomatosi necessitano di controlli periodici. La malattia, infatti, può peggiorare senza che il paziente se ne accorga e, in tal caso, può essere necessario modificare il tipo di terapia. Una volta che il danno è stato fatto non è più reversibile: i farmaci e la chirurgia sono usati per prevenire ulteriori danni e per conservare la funzione visiva esistente. Il trattamento del glaucoma è efficace solo se il paziente rispetta le regole consigliate dal medico.

La terapia non deve essere sospesa senza consultare prima l'oculista ed anche il medico di famiglia deve essere sempre al corrente della terapia praticata. Se la terapia medica non è efficace nel controllare la pressione intraoculare può rendersi necessario il ricorso alla chirurgia o al laser.

In alcuni casi può essere attuata una terapia col laser che non prevede l'impiego di incisioni.

In altri casi è indispensabile effettuare un intervento  per creare una nuova via di deflusso dell'umor acqueo. Nella maggioranza dei casi si riesce, con questi metodi, ad impedire l'evoluzione della malattia che porta alla cecità.


Il Dott. Del Monte, oltre ad occuparsi della diagnosi del glaucoma con tonometria e perimetria computerizzata, e della terapia medica, si interessa direttamente di chirurgia del glaucoma, sia laser che chirurgica, e si interessa del relativo follow up.